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L'Indricotherium è un genere estinto di mammiferi che comprendeva giganteschi rinoceronti privi di corno. Si tratta del più grande mammifero terrestre che sia mai apparso sulla Terra; viveva nelle pianure dell'Asia centrale tra i 30-20 milioni di anni fa, comparve nell'Oligocene superiore e si estinse nel Miocene

File:Indricotherium.png

Tassonomia[]

Fu il paleontologo inglese Clive Forster Cooper nel 1911 il primo a descrivere questo animale dandogli il nome di Paraceratherium, lo stesso studioso individuò anche il genere Baluchitherium nel 1913.

Morfologia[]

È il più grande mammifero terrestre conosciuto, più grande di qualsiasi specie di elefante e di Mammuth. Dalla ricostruzione dei fossili si è constatato che poteva raggiungere un'altezza al garrese di 5,5 m e una lunghezza di 8 m. Vi sono differenti stime sul peso dell'animale, ma le più realistiche e più certe indicano un peso di circa 10 tonnellate, altre ritenute sovrastimate anche 20 tonnellate, praticamente quasi 4 volte il peso di un elefante africano attuale. Si sa con certezza che era privo di corna poiché il cranio è sprovvisto di protuberanze ossee sulle quali esse poggiano. L'animale possedeva un collo piuttosto lungo, una testa ovale il cui cranio era lungo 1,35 m e provvisto di due denti incisivi superiori simili a piccole zanne, quando sollevava il capo per cibarsi delle fronde degli alberi raggiungeva i 7,5 m di altezza, il pesante corpo poggiava su enormi arti colonnari indispensabili per sostenere il peso dell'animale.

Distribuzione e habitat[]

I fossili sono stati rinvenuti in molte zone dell'Asia, presso gli attuali territori di: India, Pakistan, Kazakistan, Mongolia e Cina. A quel tempo queste regioni erano coperte di lussureggianti foreste tropicali intervallate anche da praterie alberate.

Alimentazione[]

Dallo studio della dentatura del cranio si è capito che era erbivoro, il collo ben più corto degli arti anteriori, doveva rendere molto difficile all'animale brucare l'erba al suolo, d'altro canto la sua altezza ineguagliabile gli permetteva di cibarsi comodamente del fogliame degli alberi fino a quasi 8 metri dal suolo, simile al modo di mangiare delle giraffe al giorno d'oggi. Gli arti anteriori, più lunghi di quelli posteriori, permettevano all'Indricotherium di sollevare più in alto il collo, inoltre si suppone che possedesse un labbro superiore mobile per brucare il fogliame, come ne è provvisto l'attuale rinoceronte nero. Sempre comparando la dentatura a quella dei rinoceronti, si notano potenti molari che confermano che doveva nutrirsi di fogliame, ben più duro da masticare rispetto alla tenera erba.

Riproduzione[]

I fossili di Indricotherium non sono numerosi e perciò non si possono trarre molte informazioni utili sulla loro riproduzione, si possono perciò fare solo ipotesi, supponendo che il loro modo di riprodursi non deve essere stato così diverso da quello degli attuali grandi mammiferi terrestri come gli elefanti e i rinoceronti. La durata della gestazione deve essere stata simile a quella degli elefanti, circa 22 mesi o 2 anni, inoltre tutti i grandi mammiferi partoriscono un unico cucciolo, una caratteristica che molto probabilmente anche l'Indricotherium deve aver avuto.

Estinzione[]

Naturalmente questo gigante era sprovvisto di predatori naturali, ma si è estinto senza lasciare discendenti. Si suppone che l'estinzione sia dovuta a variazioni del suo habitat naturale causati dai cambiamenti climatici verificatesi nel corso del Miocene superiore, quando le rigogliose foreste in cui viveva scomparvero gradualmente lasciando il posto a praterie erbose, l'Indricotherium non trovò più abbastanza cibo per sostentare la sua mole.

Nella cultura di massa[]

  • Una ricostruzione di Paraceratherium è presente al parco delle estinzioni al Parco Natura Viva.
  • Compare nel documentario I predatori della preistoria.
  • È uno degli animali presenti nel gioco "Ark: Survival Evolved".
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